storia & arte
La facciata
A chi arriva dalla piazza, la Chiesa appare come un grande aereo che stia per decollare. Questa impressione è suscitata soprattutto dalla parte superiore della facciata che si marca con slancio verso il cielo, proprio come un aereo che decolli.
L’architetto Giovanni Muzio, con questa soluzione architettonica, ha voluto dare alla massiccia facciata a disegni geometrici con mattoni a paramano, uno slancio non solo architettonico, ma anche simbolico: la Chiesa in muratura è il più bel simbolo di una comunità cristiana che, pur vivendo immersa nella realtà terrestre, ha la nostalgia e l’anelito all’alto, a Dio. Siamo molto lontani ormai dalle Chiese che ci apparivano, all’esterno, più mausolei che luoghi di preghiera per il popolo di Dio.
Il Pulpito
Altra soluzione architettonica inserita nella parte sinistra di chi guarda la Chiesa: il Pulpito in granito, con il suo baldacchino scolpito a croce cosmica (la grande croce con le quattro piccole croci sui quattro lati), è come un fiore all’occhiello.
San Giovanni Battista
Nella parte superiore del timpano dei portali si erge la figura di Giovanni Battista in atteggiamento, più che di predicatore di fuoco, come abitualmente viene rappresentato, pacato e disteso nel gesto di invitare con la mano destra alzata e stringendo con la sinistra la Croce, i fedeli che stanno per varcare la soglia della Casa di Dio.
Sopra di Lui, nell’ala lanciata verso l’alto, la scritta che riassume il significato e il valore della sua vita e della sua missione: «Ego vox clamantis in deserto: parate viam Domini» che significa: «Io sono la voce di colui che grida nel deserto: preparate la via al Signore». L’annuncio del Battista fa intravedere la Croce che si libra su due ali, al di sopra del suo messaggio. I dodici finti pilastri in mattone che fiancheggiano la statua del Battista, oltre che consentire una illuminazione indiretta all’ interno (ricordiamo i meravigliosi rosoni delle chiese antiche), acquistano un significato simbolico per le dodici stelle di cui sono sormontati.
Il Battista non fa che preparare l’entrata a quel regno che Gesù è venuto a portare in mezzo agli uomini e che i dodici apostoli stabiliranno nel mondo con la loro predicazione: la voce del Battista non fa che precorrere la voce dei dodici, secondo il significato delle dodici stelle.
Il portale
Il grande portale, a cui si accede per cinque scalini in granito, è un invito a raccogliere il messaggio della parola di Dio che risuonerà nell’assemblea.
Sulle due colonne laterali sono posti, i simboli della storia francescana: sulla sinistra le due braccia incrociate (quella di Cristo e quella di Francesco sormontate dalla Croce), sulla destra il monogramma del nome di Gesù che costituì, agli albori del Rinascimento, la grande predicazione di San Bernardino da Siena.
Nella nicchia sovrastante il portale, un mosaico del prof. Antonio Majocchi: vi sono i simboli che condensano tutta la storia cristiana e francescana. Sullo sfondo di una tenda, che rappresenta l’Antico Testamento, domina una croce eretta sui tre colli simboleggianti il calvario. I quattro estremi della croce brillano di quattro stelle: sono le luci che da Cristo, morto e risorto, illuminano il mondo. Sopra la croce, in forma stilizzata, lo Spirito Santo: amore del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre, Io Spirito Santo. Sul lato destro il Tau (T), simbolo della vita e dell’amore di Francesco d’Assisi per il Suo Signore Gesù. Sulla sinistra la croce cosmica, simbolo della prima grande missione dei francescani in Terra Santa.
Il grande portale centrale a due battenti è ricoperto in rame ed è fasciato ai lati da due lesene a disegni geometrici. Sul finto arco due angeli sostengono l’architrave sul quale è inciso:
“D. O. M. ET DIVO JOHANNI BAPTISTAE PRAECURSORI DICATUM QUO INTERCEDENTE ATQUE PRAENUNTIANTE UNIVERSALE CHRISTI REGNUM CORDIBUS POPULISQUE JUSTITIA RENOVATIS ADVENIAT”
Ne diamo una traduzione: «Questo Tempio è dedicato a Dio immenso ed eterno e al Santo precursore Giovanni Battista per le cui preghiere e per la predicazione annunciante il Regno di Cristo, si realizzi una nuova giustizia nei cuori e nei popoli». A questo invito rispondiamo sospingendo le porte ed entriamo nell’atrio della Chiesa: luogo di convegno del popolo di Dio, sacro alla presenza di Cristo Eucaristico.
La volta
Sopra il portale sinistro, opera del prof. Antonio Majocchi, una incisione che rappresenta San Giovanni Battista nell’adempimento della sua missione di annunciare la venuta di Cristo, mentre sopra il portale destro, sempre dello stesso autore, San Giovanni Battista ucciso in carcere per la fedeltà alla sua missione.
