storia & arte

L’organo

Sono numerosissimi i passi della Bibbia, specialmente del Vecchio Testamento che parlano di strumenti musicali che accompagnavano ogni culto, specialmente nel tempio. Alcuni di questi passi esortano ad accompagnare la preghiera con canti e musica; allora vi erano strumenti a fiato e a percussione. L’organo trovò la sua prima collocazione nelle chiese durante il periodo della riforma luterana. Lutero introdusse nella liturgia protestante l’uso di cantare inni, di soggetto ovviamente religioso ed ispirati dalle Sacre Scritture, con la partecipazione di tutti i fedeli, al contrario della liturgia cattolica che, a quel tempo, lasciava tale compito esclusivamente ai cori formati da chierici e sacerdoti. Accadde però che in quel periodo tormentato da guerre che falciavano senza pietà migliaia di vite umane, il numero dei fedeli nelle chiese protestanti si riducesse sensibilmente, impoverendo così i cori. Fu così che a sostegno delle poche voci rimaste fu introdotto l’organo come elemento di rinforzo. Ciò non avvenne senza qualche resistenza essendo tale strumento considerato fino a quel momento profano.
Ma entrò infine come si è detto nella liturgia e J. S. Bach, il grande musicista protestante divenne, attraverso quello strumento, il più ispirato, sensibile e geniale cantore della parola di Dio.

Nella nostra chiesa l’organo è arrivato abbastanza presto, dono munifico di fra Enrico Zucca. Per anni era stato l’organo della sala da concerti dell’Angelicum. Non era mai stato usato solo; entrava in alcune esecuzioni come strumento di complemento, perché è solo nella chiesa che l’organo esprime tutto se stesso.

Nella Chiesa di San Giovanni Battista alla Creta l’organo dell’Angelicum trovò la sua collocazione nelle due cantorie a fianco dell’altare maggiore; precisamente il primo corpo d’organo sulla sinistra e il secondo (l’espressivo) sulla destra. La consolle fu collocata in coro. Dopo alcuni anni, attraverso un impianto di collegamento, la consolle fu portata in chiesa per consentire a chi accompagna l’assemblea nel canto, di svolgere la sua funzione in modo conveniente. L’organo è opera della notissima ditta Tamburini di Crema. Ha due tastiere con ottanta registri, così da consentire un potenziale di espressioni molteplici, che possono spaziare dalla musica classica per organo alla musica moderna. Sono stati eseguiti parecchi concerti di solo organo e di organo e coro con ottimi risultati. L’organo è ormai diventato indispensabile per ogni servizio liturgico. Davvero è il grande strumento che interpreta la preghiera della Chiesa.